Scarpe eleganti, raffinate, dcollet, ballerine, con tacco alto, avviluppate in foulard di seta, strette in stringhe, sottovetro, scarpe per ogni et  e ogni gusto, non sono solo oggetto di moda e di nuovi look, c’è chi ne ha fatto vere opere d’arti. Cristiana Pacchiarotti le rende protagoniste di una mostra “Ceci n’est pas une chaussure” è il titolo della personale dell’artista romana che si inaugura il 3 febbraio alla Banca Arditi Galati, (corso Mazzini 127, Cava de’Tirreni). La mostra, a cura di MonnaLisa salvati, è visibile fino al 15 marzo (dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.45 alle 15.45).

Cristiana Pacchiarotti, romana, laureata in architettura, la sua formazione prettamente storico-artistica la porta ad approfondire il campo dell’arte nelle sue forme più svariate che la indirizzano alla realizzazione di diversi allestimenti di pittura e architettura.

Le sue opere sono pitture a olio che valorizzano eccentriche o classiche scarpe, dai tacchi a spillo e dai tacchi bassi, di pelle o di stoffa. La precisione è quasi ossessiva e meticolosa, da apparire lavori fotografici. Non c’è la presenza umana, non ci sono piedi che le indossano, ma esse comunque appaiono calzature vissute. Le scarpe ritratte dall’artista formano cerchi, voluttuose danze intrecciate che colorano e invadono lo spazio bianco del fondo. Questa libert  è spesso soffocata e delimitata da nastri che stringono e costringono le scarpe in un abbraccio fatale che nega loro qualsiasi possibilit  di espressione. Non a caso è un nastro segnaletico bianco e rosso, quello usato per impedire il passaggio, a racchiudere e intrecciare le scarpe, simboli e oggetti della libert  di movimento e della civilt  umana.

Dice l’Artista “Gli oggetti feticci dell’occidente, le scarpe, sono avviluppate da nastri o deformate “soffocano”, fino ad essere ridotte al silenzio del nichilismo che ci circonda”.

Nelle foto, alcune opere dell’artista

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