I lettori di ebooks stanno segnando la rivoluzione dei tempi moderni e, soprattutto, dell’editoria. Alla fine del 2010 l’iPad ha superato gli otto milioni di unit  vendute e, nell’edizione 2011 dei Wallpaper Design Awards, ha vinto il premio nelle categoria degli oggetti che migliorano la vita. Grandi sono le potenzialit  di un prodotto che, per ora, non fa concorrenza ai libri di carta, situandosi in un mercato di nicchia, poco accessibile alle famiglie in lotta con il carovita.

Il vento del web non minaccia il settore libraio che, paradossalmente, rischia di essere messo in ginocchio proprio dalle istituzioni chiamate a favorirne la crescita e lo sviluppo. In Commissione Cultura, il 14 luglio 2010, è stato approvato il decreto legge Levi che disciplina il prezzo dei libri fissando il tetto di sconti del 15% sul costo di copertina. Fortemente penalizzati l’editoria e i librai indipendenti in questa campagna promozionale ininterrotta che, lungi dal promuovere il libro e la lettura, finisce per accrescere gli introiti delle librerie di catena che applicano alti sconti su prezzi, però, gonfiati all’origine.

In Italia si avvantaggiano le lobby che omologano offerta culturale, mentre in Germania, Francia e Spagna si applica il prezzo fisso di copertina, normativa garantista che tutela gli operatori del settore e amplia il bacino dei frequentatori di libri. Un provvedimento che fa da pendant all’affermazione del ministro del Tremonti “con la cultura non si mangia”.

Una visione miope che, anzich favorire la ripresa, acuisce l’imbarbarimento etico, politico, estetico e morale del paese. Ma la parte sana della societ  civile non abbassa la guardia e tiene vivo il dibattito su questi temi caldi. In assenza di infrastrutture culturali è arduo ampliare il pubblico dei lettori. E se la mente non si nutre, la coscienza critica non si forma. I rapporti tra soggetti pubblici e privati nella diffusione della lettura sono stati al centro dell’interesse in occasione della presentazione del volume “L’Italia che legge” di Giovanni Solimene, edito da Laterza. Moderato da Raffaele De Magistri, l’incontro – svoltosi luned 31 gennaio alla Feltrinelli di via San Tommaso d’Aquino- ha visto la partecipazione dell’autore, di Silvio Perrella, presidente della fondazione “Premio Napoli”, di Diego Guida, assessore al Comune con delega alle biblioteche, di Paolo Pisanti, presidente dell’Ali, l’associazione dei librai italiani.

Con un ampia documentazione di dati il professor Solimene smonta un luogo comune la competizione tra biblioteca e libreria. Esiste, invece, la bibliodiversit , un’offerta diversificata da valorizzare favorendo un’alleanza in vista di un all’allargamento della base sociale della lettura.
Dello stesso avviso Silvio Perrella “Con la fondazione “Premio Napoli” cerchiamo cittadini per creare un nuovo legame sociale. Questa citt – aggiunge- ha bisogno di una grande biblioteca a scaffale aperto. Pretediamo dalla prossima amministrazione uno dei tanti edifici vuoti da destinare a questo uso”.

Per fare solo qualche esempio, la Biblioteque de l’Alcazar, realizzata dalla municipalit  di Marsiglia nel cuore della citt , è un vivace centro di mediazione culturale in grado di ospitare fino a 10.000 lettori al giorno che possono accedere a 1.700 posti a sedere e 230 video-terminali. “Ha fatto la fortuna del sindaco- sottolinea lo stesso Perrella- perch la gente gli ha riconosciuto i meriti”.

A Napoli ci sono 13 biblioteche comunali, che registrano 88.000 visite annuali, disciplinate da uno statuto risalente al 1960, prima che, grazie al lavoro incessante di Diego Guida, venisse approvato il nuovo regolamento il 25 ottobre dello scorso anno. “Ho ottenuto un finanziamento nazionale di 1.300.000 euro per la biblioteca “Guido D’Orso” nel centro storico di Secondigliano”.
La lotta alla devianza giovanile passa, soprattutto, attraverso il recupero e la tutela del territorio. E’ necessario anche svecchiare e aggiornare le biblioteche con titoli nuovi che attraggano i ragazzi, avvicinandoli alla lettura sin dalla più tenera et .

“A fine dicembre abbiamo avviato i lavori del comitato scientifico del Centro per il libro- spiega Paolo Pisanti. Con il progetto “In vitro”, rivolto a le sei province della Calabria, regaleremo libri a tutti quelli che nascono, che frequentano la scuola elementare e le medie inferiori”.

In foto, Silvio Perrella durante l’incontro

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