Il romanzo di Gabriele LanciUkraina – stranieri amori alle soglie della guerra” (Edizioni Il foglio, pagine 390) è un romanzo contemporaneo,  edito dall’ associazione culturale Il Foglio. Esso racconta la storia di Luigi Perlini, che parte alla volta di Odessa, per trovare moglie, complice l’aiuto dell’agenzia matrimoniale gestita dall’amica Katya.  
Il libro di Lanci si interroga al lungo sulla questione agenzia matrimoniale, poiché, il protagonista, un uomo di mezz’età, in seguito a un matrimonio naufragato, si ritroverà a scegliere tra due donne: Olya e Irina, entrambe giovani, ma con diversi obiettivi.
Il protagonista avrà tutto il tempo un’oscillazione tra Olya e Irina. Mentre infatti con la prima è in corso un progetto matrimoniale che naufraga durante gli eventi della rivoluzione arancione del 2004 a Kiev, con Irina, Luigi, instaura un rapporto d’amicizia duraturo e stabile. Il protagonista, sostenuto dalla sua amica Katya, esausto dai capricci di Olya, decide di sterzare a favore della seconda, legandosi responsabilmente con Irina, abbandonando ogni tipo di riserva verso il presente e il futuro.
Solo verso la fine, Olya, sembrerà apparire in veste di amica. La giovane donna, più grande di qualche anno, si è lasciata cadere nelle braccia di un uomo più grande. Ha cambiato i suoi desideri e le sue aspettative, è pronta a lasciare la sua terra, seppur negli occhi sembrerà avere la solita patina grigiastra di malinconia e riserva.
Attraverso il romanzo di Lanci, si osserverà sotto una lente macro, il problema dilagante dell’abbandono minorile. Attraverso le parole delle quote rosa del romanzo, il lettore si troverà dinanzi una realtà cruda e acerba.
Lanci, infatti, racconta di come i bambini vengano abbandonati nei cassonetti della spazzatura dopo essere stati messi al mondo, o di come in seguito a un divorzio, nessuno dei due genitori decida di farsi carico dei figli, abbandonandoli al proprio destino. 
Saranno proprio i bambini, i protagonisti di numerose vicende: i figli non voluti da Olya, quelli presi sotto braccio da Irina e Luigi, i figli di chi si sente troppo piccolo per essere genitore, e i figli di chi vive ogni giorno in mezzo alla guerra, con la paura di chi da un momento all’altro può perdere ogni cosa.
Il penultimo capitolo, ambientato a Odessa, nel marzo 2014, inquadra Luigi, finalmente in un contesto familiare disteso e stabile. Con Irina, il progetto di vita, si è finalmente stabilizzato. Qui Luigi si prende cura della figliastra ormai quindicenne e di suo figlio di quasi 3 anni. In quest’ultimo capitolo, l’autore racconta con minuzia e sapienza, gli eventi tragici avvenuti a Kiev attorno a febbraio dello stesso anno, di sicuro recenti, se paragonati agli eventi odierni. (Miriana Kuntz)
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Gabriele Lanci

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