Il ritratto è una cosa seria. Molti temono l’obiettivo del fotografo o il pennello dell’artista, pronti a immortalare il loro viso o la figura intera. E non hanno torto, perché affidarsi all’altro affinché possa carpire la tua immagine è un po’ come svelarsi, mettere a nudo l’anima, mostrarsi senza difese. Un punto interrogativo dalle risposte incerte e  molteplici.
Ritrarre significa immergersi nell’umanità di una persona. Per annusarne sentimenti, emozioni, speranze. Tracciandone “Storie”. Come fa Francesca Di Martino nella personale che inaugura  venerdì 23 febbraio, dalle 18.30, un nuovo spazio espositivo al Vomero, AM Studio Art Gallery, diretto dal commercialista Antonio Minervini, artista lui stesso e  già organizzatore di eventi artistici. Un luogo di confronto tra  letteratura, performance, dibattiti e  comunicazione.
La mostra, curata da Francesca Panico, propone dieci opere realizzate nel corso del tempo dove l’azione colorata è protagonista totale: inventa ombre, sfumature, umori, lasciando allo spettatore la libertà di intuire i pensieri che attraversano la mente di chi è stato raffigurato. E anche di comprendere quale dimensione d’intimità  si  sia creata tra l’artista e il suo “oggetto” d’arte che finisce quasi per diventarne quasi un alter ego. Nel  liquido amniotico della sua creatività, l’autrice ritrova se stessa proprio cercando di decifrare identità differenti dalla propria. Tra queste, quelle di personaggi celebri come Maradona, Sophia Loren, Pino Daniele.
Spiega la curatrice: «La fisiognomica dei volti si costruisce a colpi di spatola, ognuno dei quali racchiude in sé il gesto, la danza del corpo che partecipa tutto all’espressione della materia sulla tela. La tavolozza invece si attenua, lasciando al valore scultoreo delle groffature di colore l’incisività del messaggio visivo. Resta invece un comune denominatore, un modus operandi che accompagna l’artista lungo il suo percorso: il fondo oro, il suo campo neutro dal quale prende avvio la costruzione del segno, sicuro, deciso, che non si lascia affascinare dalla mediazione del disegno ma corre dritto al punto, al racconto di una delle tante possibili Storie».
Francesca Di Martino è uno dei tanti giovani talenti napoletani su cui la città scommette, dopo anni di monopolio sul contemporaneo che escludeva i napoletani stessi dal circuito espositivo delle grandi installazioni di piazza del Plebiscito o dalle stazioni d’arte delle metropolitane, tranne eccezioni spesso presenti sul mercato internazionale. In questi ultimi dieci anni Napoli ha rialzato la testa, orgogliosa dei propri figli, puntando sulla loro creatività e facendo invadere gli spazi espositivi istituzionali dalle loro opere.
La città ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di mutare pelle, superando l’esclusività di un collezionismo limitato all’ottocento: l’arte contemporanea è riuscita, attraverso operatori culturali, associazioni, docenti  a espandersi anche tra i giovanissimi con un’educazione visiva capillare, spesso rappresentata sotto forma di  coinvolgenti laboratori, per  tirare fuori da ciascuno l’artista che è in noi.
L’apertura di una galleria in un quartiere come il Vomero conferma che c’è voglia d’investire nella cultura ma anche di coinvolgere persone insofferenti nei confronti della  banalità televisiva e in cerca di stimoli intellettuali. Napoli non è solo Gomorra ma anche capacità di rinnovarsi, accogliere turisti, aprirsi al futuro insegnando alle nuove generazioni il dialogo con conoscenza e bellezza.
AMStudio Art Gallery 
Via Massimo Stanzione 10 – Napoli
Dal 23 febbraio all’11 marzo
Orari e giorni: dal lunedì al venerdì, ore 16-20; il sabato ore 10-13
Info e contatti: Antonio Minervini minervini@studioaml.it – 392 0860931

Qui sopra, il ritratto di Maradona. In alto, particolare del dipinto dedicato a Pino Daniele
Qui sopra, il ritratto di Maradona. In alto, particolare del dipinto dedicato a Pino Daniele

 

Francesca Di Martino
Chi è
Classe 1977, si laurea in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha al suo attivo la partecipazione a differenti esposizioni collettive, concorsi e performance. Diverse anche le mostre personali: “Uccidi il tuo maestro” (2011), nello spazio letterario Caffè dell’Epoca di Napoli; “Dentro e fuori di me” (2015), all’interno della rassegna “Facciamo i conti con l’arte”, nella sede della Banca Popolare del Mediterraneo; “Manga p’a capa” (2015) per la rassegna “Human portraits”, alla Fonoteca di Napoli; Dècade al museo civico di Agerola (2017). È presente alla “Biennale del Fumetto nell’Arte” alla Passpartout Gallery di Milano. Partecipa al NAF Napoli Arte Fiera, alla mostra D’Oltremare. E ancora, al collettivo “Un Eco per tutti”, a cura di Linda Irace e Tony Stefanucci, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli; alla 19h Generative Art Conference GA2016 “Empathize with my Gaze” di Firenze. Le sue opere sono presenti nel Museo a cielo aperto di Diamante e in differenti collezioni d’arte private.

 

 

 

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