Venticinque anni li dimostra tutti con i suoi capelli spettinati e una disarmante nonchalance. Eppure Thomas Gillespie sostiene pienamente il ruolo di protagonista nella sua personale da domani (ore 17.30) al Pan, e fino al 27 novembre. Nato e cresciuto a Canterbury, ha studiato arte alla Central St Martin di Londra che ha sfornato, tra gli altri, personaggi come Damien Hirst. Di padre greco e madre inglese, dopo la laurea decide di trasferirsi in Grecia in un paesino a met  strada tra Delfi e Atene dove il pap  alleva api.

“Ho sentito il bisogno di allontanarmi dalla cosiddetta civilizzazione di Londra e sperimentare la vita in un ambiente più semplice spiega e voglio imparare il mestiere di allevatore di api prima che mio padre sia troppo anziano per insegnarmelo”. E se uno ti dice cos, resti senza parole, soprattutto se si tratta di un artista che si appresta ad inaugurare una personale in una sede cos prestigiosa.

Il titolo è Refresco ed è il frutto delle impressioni raccolte da Gillespie in un soggiorno di cinque giorni a Napoli lo scorso febbraio “da un lato le chiese affrescate, dall’altro il caos della citt . Ho portato tutto questo nel mio studio in Grecia, insieme a delle foto scattate in quei giorni, e dalle sensazioni che sono scaturite ho dipinto questi quadri”. Che sono un coacervo di spunti c’è l’approccio iconografico dell’affresco seicentesco e c’è la grafica propagandistica di stampo maoista, e sicuramente non manca l’abilit , la padronanza degli strumenti che racconta talento e studio.

Accanto al progetto “napoletano” si trova anche una serie di dipinti che per soggetto hanno una strada del suo villaggio greco “è l’unica strada che unisce il nucleo storico alla citt  moderna, ha segnato il passaggio da una societ  agricola a quella industriale, sorta con le fabbriche del cotone. E sulle colline che circondano quella strada sono le nostre api”. Se l’asfalto della modernit  è liscio, quasi soffice, la roccia delle colline è aspra e spigolosa. Proprio in un ex capannone delle cotoniere Thomas ha istallato il suo atelier. E se il giovane artista firma i suoi cataloghi disegnando falli, glielo si perdona, invidiandone la scanzonata et .

La mostra è a cura di Lorenzo Bruni, catalogo Paparo Edizioni.

Info www.palazzoartinapoli.net

Nell’immagine, una delle opere in mostra.

LO SPETTACOLO/ LA QUESTIONE MERIDIONALE A SPAZIO LIBERO

Al Teatro Spazio Libero, dal 3 al 6 novembre, ore 21 (domenica ore 17.30),
la Compagnia dei Giovani di Spazio Libero presenta La questione meridionale,
sogno di una notte di mezza Italia. Con Amedeo Ambrosino, Paola Attilio, Amelia
Capuano, Claudia Limatola, Ivano Russo, Ignoto Marinaio. Luci e suoni Vittorio
Adinolfi. Progetto e regia Vittorio Lucariello.
“La questione meridionale” è una fantastica storia che si svolge tra sogno e realt ,
con dei tempi indefiniti ma circoscritti alle fasi conclusive della lotta per l’unit  del
nostro paese. Protagonista della vicenda è Giulietta. Una Giulietta che trae le sue
origini dal suo

questione-meridionale

passato letterario e teatrale, ma principalmente da quella nobilissima pagina di Victo
Hugo, del 1860, dove nella dolce immagine di Giulietta è raffigurata l’Italia libera e
indipendente.
Teatro Spazio Libero via del P.co Margherita, 28/b. – NAPOLI

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