Giugno, anni novanta. Alcune delle più belle sculture di Bruno Munari (Milano, 1907-1998)) furono raccolte sul lungomare di Napoli proprio nei giorni in cui lo Studio Morra di via Calabritto rendeva omaggio con una mostra  a uno degli intellettuali più importanti e interdisciplinari dell’Italia del dopoguerra.  Causando il malumore di qualche politico democristiano stupito che la bellezza del contemporaneo potesse essere svelata alla luce del sole.
Ne è passato di tempo e anche di conoscenza:  le opere d’autore hanno invaso per fortuna i luoghi pubblici della città, ammirate dal pubblico che non si meraviglia più persino delle soluzioni artistiche più audaci. E, adesso, a quasi 20 anni di distanza, la Fondazione Plart in collaborazione Donnaregina per le arti contemporanee, nell’ambito dell’edizione 2018 di Progetto XXI, propone una nuova esposizione del designer dal titolo  I colori della luce (foto), a cura di Miroslava Hajek e Marcello Francolini, realizzata proprio al Museo Plart (Via Giuseppe Martucci 48, Napoli).
L’evento mette a fuoco un aspetto in particolare e uno specifico corpo di lavori di Munari, le Proiezioni a luce fissa e le Proiezioni a luce polarizzata, quando porta a compimento la sua ricerca per conquistare una nuova spazialità oltre la realtà bidimensionale dell’opera.
Esplorando la nozione di dipingere con la luce, arriva dapprima, nel 1950, al processo di smaterializzazione dell’arte attraverso l’uso di proiezioni di diapositive (Proiezioni dirette): composizioni con materiali organici, pellicole trasparenti e colorate in plastica, pittura, retini, fili di cotone fermati fra due vetrini.
Piccoli collage proiettati al chiuso e all’aperto, sulle facciate di edifici, dando una sensazione di monumentalità e conquista di un’inedita spazialità, tridimensionale e pervasiva, dell’opera.
Nasce così la “pittura proiettata” di Munari che, progredendo nelle sue indagini, giunge al suo culmine nel 1953, quando scopre e mette a punto per la prima volta il modo in cui scomporre lo spettro di luce attraverso una lente Polaroid.
Progetto XXI è la piattaforma attraverso la quale la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee si propone, dal 2012, di esplorare la produzione artistica emergente, nella sua realizzazione teorico-pratica, e di analizzare l’eredità delle pratiche artistiche più significative degli ultimi decenni, nella loro esemplare proposta metodologica.
Obiettivo: contribuire alla produzione e alla diffusione di narrazioni e storiografie alternative del contemporaneo e alla definizione di un sistema regionale delle arti contemporanee, basato sulla collaborazione e l’interscambio fra istituzioni pubbliche e private che operano in Campania.

BRUNO MUNARI. I colori della luce
 Fondazione Plart, via Giuseppe Martucci 48, Napoli, Italia (fino al 20 marzo)
infi@plart.ot

 

 

 

 

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