Grenoble| ilmondodisuk.com
Qui sopra, il logo vincitore, realizzato da Lou Legras. In basso, uno scorcio della mostra. In alto, Palazzo Grenoble

Il blu della speranza, del cielo e del mare di Napoli. Nelle sue sfumature. Si espande nel logo vincitore che celebra i 100 dell’Istituto francese di Napoli chiamato dai partenopei  il  Grenoble,  situato nel palazzo in biondo tufo progettato da Lamont Young in via Crispi 86, insieme all’Ecole Dumas e al centro di documentazione archeologica Jean Berard.
L’autrice è Lou Legras, studentessa della storica scuola Estienne di Parigi.
E’ lei ad aver strappato la vittoria nel concorso cui hanno partecipato anche gli studenti dell’altrettanto storica Accademia di belle arti di Napoli da cui proviene la seconda classificata, Valeria Criscuolo con un disegno bello, elegante e essenziale. Le due studentesse sono state premiate rispettivamente con un soggiorno di una settimana all’Istituto francese di  Napoli e un  un weekend a Parigi, alla Cité internationale des Arts.
I due progetti grafici sono stati presentati stamattina durante la conferenza stampa in  cui il console e direttore dell’Istituto, Lauren Burin Des Roziers, ha aperto ufficialmente le iniziative dedicate al centenario con l’inaugurazione della mostra di tutti i disegni realizzati dai 58 ragazzi che hanno partecipato al contest (allestita fino al 14 febbraio). Una importante opportunità per i giovani che  conferma l’attitudine dell’Istituto francese ad aprirsi al territorio e a intrecciare sinergie, offrendo spazio soprattutto alle nuove generazioni.
Un ponte solido, quello che collega la Francia alla nostra città, come ha sottolineato l’ambasciatore francese in Italia Christian Masset, ricordando che  proprio nel giardino di Palazzo Grenoble il premio Nobel André Gide tenne il suo ultimo discorso pubblico “A Napoli, riconoscenza all’Italia”. A Napoli, grande capitale dell’Europa.
All’incontro di oggi, hanno partecipato tra gli altri, anche i graphic designer Philippe Apelog e Leonard Sonnoli componenti della giuria selezionatrice delle opere in concorso, che hanno messo in rilevo l’altissima qualità di tutte le proposte presentate.
Fitto il programma del 2019 tra arte, cinema, letteratura  e spettacolo che approfondirà il legame  tra le due culture, con la presenza di protagonisti di primo piano e la rinnovata collaborazione con importanti realtà  partenopee quali il teatro di San Carlo, il Museo e Real bosco di Capodimonte, il Museo Madre, il  Mann. Suggellando il lavoro già avviato con  rassegne come il Napoli teatro Festival, ArteCinema e Piano City.
E al Grénoble torneranno anche gli scrittori Dominique Fernandez, che  vi ha insegnato, e  Jean-Noël Schifano (unico francese cittadino onorario di Napoli) che da  direttore (1992-1998) ha promosso eventi e mostre a raffica: saranno qui per il seminario organizzato in occasione della pubblicazione della tesi di Sandrine Iraci su nascita e sviluppo dell’Istituto francese di Napoli.nostra Grenoble| ilmondodosuk.com
Non mancheranno gastronomia e cinema con film  memorabili, da “Cadaveri eccellenti” a “Totò a Parigi”.  In questo angolo di Francia che vide la luce all’indomani della prima guerra mondiale. Uno dei primi istituti francesi al mondo.

 

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