Si ritorna in scena. Venerdì 16 ottobre riparte la programmazione del Teatro Tram, Teatro Arte ricerca Musica, il nuovo cartellone che, come per tutti i teatri della città di Napoli, arriva cautamente a fine dicembre 2020, è stato presentato via Facebook dal direttore artistico Mirko Di Martino.

Mirko di Martino
Mirko Di Martino

Nonostante le difficoltà che incontra il teatro in questo momento, a maggior ragione il teatro off, il teatro Tram questo autunno si anima di eventi, tra spettacoli e laboratori.
Infatti oltre al classico corso di teatro per adulti e ragazzi, e il consolidato corso di drammaturgia, la scuola di teatro del TRAM prevede anche un corso di teatro in inglese e un laboratorio di musical.
Centro di formazione che cerca di andare in contro alle passioni della comunità di riferimento, quindi, ma anche di produzione. La compagnia Tram under30, nata proprio poco prima del lockdown sarà impegnata in Misura per Misura, uno dei testi di Shakespeare meno conosciuti dal grande pubblico. C’è poi un cartellone che, tra debutti e recuperi, regala anche quest’anno al pubblico il teatro di sperimentazione e qualità.
Raggiungiamo Mirko Di Martino al telefono per farci raccontare la nuova stagione e questa riapertura per passione e missione artistica e di comunità.
GAGLIOTTA: Il cartellone si apre con il debutto del tuo nuovo spettacolo Primo Sangue, il tema è il confronto tra fratelli, in punta di fioretto.
DI MARTINO: Lo spettacolo nasce dal fascino teatrale della scherma, mi ha sempre colpito moltissimo vedere questi due atleti circondati dal pubblico, nel silenzio con maschere e divise, illuminati da luci che sono teatrali. Ho sempre pensato che la scherma avesse una forte componente spettacolare e mi faceva piacere portarla a teatro, anche perché la scherma diventa, nel mio spettacolo, la metafora di rapporti personali. Vediamo due atleti che si sfidano e sono anche due fratelli, diventano così due personaggi che attraverso la scherma fanno i conti l’uno con l’altro e con loro stessi, il loro passato.
Le emozioni in gioco sono molto forti e riguardano la famiglia, l’essere figli di un padre che è stato anche il loro allenatore, che li ha duramente allenati e temprati a un’idea di virilità agonistica, competitiva e vincente. Ma sono anche fratelli che, dopo aver condiviso molto, per un motivo si sono divisi e allontanati e, adesso, hanno l’occasione di fare i conti attraverso la scherma. Il duello finale con le spade è simbolico dello scontro che forse porterà a un riavvicinamento oppure no.

In foto l’insegna di un peep-show tratta da wikipedia

GAGLIOTTA: Scorrendo la lista degli spettacoli colpisce l’esperimento Naked, com’è nato?
DI MARTINO: Il progetto di Naked nasce durante il lockdown, da una mia idea. C’è stato un periodo in cui non si faceva altro che parlare di come assicurare la distanza tra attori e pubblico, si è parlato a lungo dell’uso del plexiglas, perfino in spiaggia, in quell’occasione ho pensato che in fondo noi, nella nostra tradizione novecentesca, abbiamo un esempio di un performer separato da un vetro rispetto al pubblico ed è il peep-show. Dunque ho recuperato quell’idea e ho pensato di farlo diventare un peep-show rispetto al personaggio, al teatro. Nel peep-show americano ci sono delle donne che si mettono a nudo per uno spettatore chiuso dentro alla cabina, noi abbiamo mantenuto l’idea di mettersi a nudo ma è diventato un denudarsi simbolico, quindi un rivelare dei segreti.
Costruiremo quindi quattro postazioni nel Tram in cui ci saranno otto cabine per postazione e gli spettatori assisteranno allo spettacolo singolarmente, dentro questa piccola cabina. Si tratta di un gioco, anche su quello che siamo noi oggi, su questa paura dell’intimità che è una paura reale, legata alla vicinanza, la quale fa paura per il Covid-19, ma è anche un distanziamento dalle emozioni, un tenere lontano delle emozioni troppo forti che ci fanno paura, perché in realtà toccano delle corde nostre, intime.
Ho affidato la regia a Vittorio Passaro che collabora con me e con il Tram da qualche anno e lui ha scelto gli autori, autori interessanti per il suo percorso. Gli autori sono stati entusiasti nella loro adesione, sono autori affermati ma che appartengono comunque al teatro off, gli attori invece saranno scelti all’interno della Compagnia Under30 e del teatro-scuola. L’idea è quella di mantenere il TRAM non solo come luogo di ospitalità ma anche di produzione, con idee innovative.
GAGLIOTTA: L’arte al TRAM è di casa e fa ritorno in grande stile con Caravaggio, una delle personalità più complesse della storia dell’arte, come hai scelto questo progetto?
Nella bottega di Caravaggio viene da una proposta di Peppe Celentano, ne abbiamo parlato durante l’estate e io avevo già in mente di riprendere il Festival Vissi D’Arte, di cui abbiamo fatto negli anni cinque edizioni. Vissi D’Arte è un festival che racconta la vita dei pittori e ha avuto sempre grande successo, ci eravamo un po’ fermati negli ultimi tempi, perché lo facevamo all’interno dei musei, però è difficile farlo in luoghi che non è il teatro, anche perché bisogna raccordarsi con le istituzioni che ci ospitano, ho pensato comunque di riprenderlo al TRAM. In fondo abbiamo già in cartellone Modigliani di Cossia, poi ne prevediamo altri due, di cui non parlo ancora, quindi tra fine novembre e inizio dicembre faremo questo mini festival legato all’arte che è un’occasione molto bella per scoprire le vite e le opere dei pittori.

Immagine tratta dalla pagina Facebook del Teatro TRAM

GAGLIOTTA: In cartellone troviamo anche dei recuperi della passata stagione, progetti che sono stati bloccati dallo scoppio della pandemia, è la voglia di ripartire da dove si era lasciato?
DI MARTINO: Il recupero degli spettacoli era doveroso nei confronti delle compagnie con cui avevamo già avviato una collaborazione e stabilito un accordo reciproco, era anche un rispetto dell’impegno preso col pubblico a cui avevamo proposto questi spettacoli, perché ci interessavano. Sarebbe stato ingiusto nei confronti di tutti, anche della programmazione stessa del TRAM non riproporli, quindi li riproponiamo con molto piacere, non come impegno da onorare ma come interesse che ho fortissimo nel mantenere un percorso che è forte, chiaro e quegli spettacoli era importante farli vedere, anche perché molti di questi erano debutti. Sia quello di Cossia su Modigliani che Venere Tascabile sono due progetti nuovi, nati apposta al TRAM.

Immagine tratta dalla pagina Facebook del Teatro TRAM

GACGLIOTTA: Si è chiuso da poco il bando per il progetto Il Notturno, dedicato alle scritture di genere, di cosa si tratta esattamente?
Il Notturno è una novità assoluta di quest’anno, nasce per venire in contro a tutti quegli spettacoli che per le loro caratteristiche di originalità, semplicità e innovazione possono trovare spazio all’interno della programmazione del Ttam, ma in orari alternativi, certo fare più spettacoli nella stessa sala non è semplice perché gli artisti devono condividere lo stesso palco, ma ci stiamo provando. La programmazione del Notturno partirà comunque da gennaio 2021, dato che il problema del Covid-19 complica tutto e stiamo rimandando, ma abbiamo ricevuto tante proposte interessanti e non vediamo l’ora di portarle in scena.
GAGLIOTTA: Il Tram riapre quindi, nonostante le difficoltà, è una scommessa ma come sarà il futuro?
DI MARTINO:Abbiamo deciso di riaprire con la consapevolezza che è insostenibile portare avanti un’intera stagione con soli trenta posti, attendiamo gennaio 2021 per capire l’evoluzione della pandemia. Abbiamo aperto perché il TRAM non è soltanto ospitalità di spettacoli, è invece anche un luogo dove ci si incontra, tante persone lo frequentano per i motivi più diversi, i laboratori, il progetto Visionari. Il TRAM è un luogo che svolge una funzione di comunità, di casa accogliente e per questo motivo chiudere per noi non è mai stata un’opzione. Anche per le tante compagnie di teatro off, di teatro giovane che non hanno spazi, se chiude il TRAM e gli altri teatri piccoli come il TRAM non c’è nessun luogo dove queste compagnie possono andare in scena e sperimentare, per noi era quindi fondamentale riaprire il TRAM.
Chiaramente a queste condizioni possiamo farlo un mese o due, se dovessimo continuare così fino a giugno sarebbe veramente dura mantenere la stagione, ci auguriamo che a gennaio già si possa tornare a una normalità che potrà essere una nuova normalità.

In foto la platea del Teatro TRAM durante la passata stagione

©Riproduzione riservata 
Di seguito il programma completo della stagione fino a dicembre 2020:

dal 16 al 25 OTTOBRE 2020

PRIMO SANGUE
con Orazio Cerino, Errico Liguori
testo e regia di Mirko Di Martino
produzione TRAM e Teatro dell’Osso


dal 29 OTTOBRE all’ 8 NOVEMBRE 2020

MISURA PER MISURA
da William Shakespeare
adattamento e regia di Diego Maht
con Vincenzo Coppola, Giuseppe di Gennaro, Germana di Marino, Marcello Gravina
compagnia TRAM under30


dal 12 al 22 NOVEMBRE 2020

NAKED. IL LOCALE DELLE NUDE VERITA’
testi di Claudio Buono, Maurizio Capuano, Michele Danubio, Angela Rosa D’Auria, Mirko Di Martino, Patrizia Di Martino, Francesco Rivieccio, Diego Sommaripa.
regia di Vittorio Passaro
produzione TRAM e Teatro dell’Osso


dal 26 al 29 NOVEMBRE 2020

NELLA BOTTEGA DI CARAVAGGIO
con Peppe Celentano, Gabriella Cerino, Gennaro Monti, Sonia De Rosa, Alfredo Amundo, Priscilla Avolio e con Massimo Masiello
regia di Peppe Celentano


dal 3 al 6 DICEMBRE 2020

MODIGLIANI. OLTRAGGIO AL PUDORE
scritto, diretto e interpretato da Antonello Cossia
con il sostegno di TRAM e Vissidarte Festival


dal 10 al 13 DICEMBRE 2020

VENERE TASCABILE
omaggio in prosa e musica a Laura Betti
con Carmen Pommella, regia Antonio D’Avino
produzione Musidantea 2.0

Biglietti:

intero € 12,00
ridotto € 10,00 (under 26 e on line)

Card spettacoli a scelta:

Small: 3 spettacoli € 27
Medium: 6 spettacoli € 48
Extra Large: 10 spettacoli € 70

Orari spettacoli:
Giovedì e Venerdì ore 21.00
Sabato ore 19.00
Domenica ore 18.00

info e prenotazioni
mob. 342 1785 930 +whatsapp
tel. 081 1875 2126
email tram.biglietteria@gmail.com

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