Un po’ di Giappone all’Accademia di Belle arti di Napoli. Da martedì 24 a venerdì 28 ottobre le artiste Noriko Ambe, Aoki Noe e Yoshiko Shimada lavoreranno con gli studenti della scuola di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli per la creazione di opere site specific da inaugurare al Parco Archeologico di Cuma e al Tempio di Serapide di Pozzuoli.
Le artiste avranno il sostegno di un gruppo selezionato di studenti di lingua e cultura giapponese dell’Università di Napoli L’Orientale, che, oltre a facilitare la comunicazione dal punto di vista linguistico, parteciperanno al processo creativo. Così prende il via il progetto Magma vivo nell’arte contemporanea giapponese per far conoscere l’attività scultorea di tre talenti che in pratiche differenti hanno narrato negli ultimi 40 anni le dinamiche sociali e politiche in terra nipponica.


Noriko Ambe ha individuato nel materiale cartaceo la continuazione divinatoria del valore simbolico affidato alla carta: del resto, foneticamente, in giapponese la parola carta e la parola dio si equivalgono. Le sue opere d sono stratificazioni che si innestano fino a diventare nervature, modellate metaforicamente da uno stato di lavorazione capillare, come fossero emerse dagli eventi naturali, fino a diventare oracolo e premonizione, salvezza sperata e radicamento di virtù culturali ed estetiche. L’opera di Ambe sarà installata al Parco Archeologico di Cuma.
Aoki Noe tratta il ferro come la pratica fine della creazione a cesello, in cui ogni singolo pezzo, forgiato alla misura stabilita, crea una composizione monumentale senza trascurare mai il dettaglio. Ologramma reale di una costruzione precaria, ma al tempo stesso profonda e forte. Radicate ed eteree, le sue opere trafiggono lo sguardo dello spettatore e sconfinano oltre la forma intesa, per aprire nuovi campi e nuove interferenze scultoree mai viste o percepite. L’opera di Aoki è visibile al Tempio di Serapide di Pozzuoli.


Yoshiko Shimada è una performer attiva da tempo: analizza la storia recente per recuperare e riscattare le pagine strappate alla memoria collettiva. Una dinamica ricostruzione, una potente rappresentazione del reale, la sua, che svela le verità occultate.. La performance è in mostra al Parco Archeologico di Cuma.
Il progetto proposto dall’Accademia di Belle Arti di Napoli è realizzato con la collaborazione dell’Università di Napoli L’Orientale, l’Ismeo (Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, il Parco Archeologico dei Campi flegrei), il Mann e l’Altro Giappone.
Il progetto, che si svolge sotto forma di workshop nei laboratori della scuola di scultura, sarà inaugurato il 29 all’auditorium del Mann alle 10,  al Parco Archeologico di Cuma alle 12 e al Tempio di Serapide di Pozzuoli alle 15. Le opere potranno essere ammirate al Parco Archeologico di Cuma e al Tempio di Serapide di Pozzuoli dal 30 ottobre al 29 novembre 2022.
Per saperne di più
http://www.pafleg.it/
http://www.abana.it/it/


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