Presentata nella sede partenopea dell’ ordine dei giornalisti la IV Edizione di “Rituali”, singolare rassegna di teatro indipendente promossa dall’ Associazione Luna Rossa Onlus e dalla comunit  psichiatrica Dedalo di Bacoli, in scena dal 21 al 23 giugno.
L’associazione ospita dal 2010 l’iniziativa, volta a valorizzare l’aspetto squisitamente umano e relazionare del “prendersi cura” del disagio psichico, coinvolgendo I pazienti (sarebbe meglio dire “gli utenti”) della comunit  nella realizzazione di spettacoli originali nel segno della messa in scena delle peculiarit  insopprimibili di ogni singola soggettivit , come sottolineato da Silvana Lobrace, presente in sala assieme al sindaco di Bacoli Ermanno Schiano e al Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli.
Si comincia il 21 con “Crucifige! Crucifige!”, spettacolo messo in scena dall’ Accademia della Follia per la regia di Claudio Misculin, satira sociopolitica sul tema del capro-espiatorio e sulle contraddizioni del nostro sistema sociale, tramite una rappresentazione sui generis, in forte chiave politica, della Passione di Cristo. “Farsi comunit  e trasformare l’obiettivo della guarigione in quello dell’ emancipazione”, è questo il valore di questa iniziativa, come sottolineato dalla direttrice artistica Maura Perrone, che in questa edizione dirige “La citt  volante”, rilettura del classico di Aristofane “Gli uccelli”, metafora del viaggio interiore per la ricerca della felicit , in scena il 22.
Gran finale il 23 giugno con “Ad Inferos” (a cura de Il teatro dell’Anima), rituale della notte di San Giovanni, uno spettacolo che fonde teatro, musica e danza, nel segno dei quattro elementi, con performances, lettura di tarocchi, pozioni magiche e altre “diavolerie”, per poi coinvolgere il pubblico nella realizzazione di un “mandala per la ricerca della guarigione”, proprio nella notte tradizionalmente associata alla nascita dei guaritori.
Il 22 e il 23, inoltre, ci sar  la possibilit  di partecipare a uno Stage teatrale con l’Accademia della Follia, incentrato sulla fisicit  come fonte di comunicazione estra-logica. Ripensare alla sofferenza psichica come disagio sociale, al di l  dei pregiudizi e delle ghettizzazioni, e valorizzare la componente creativa delle stravaganze della mente sembra essere la cifra di questa encomiabile iniziativa, che va in scena proprio mentre la legge Basaglia compie 35 anni. Ma se la legge e le istituzioni ancora arrancano, al di l  di propositi velleitari, nel tentativo di interfacciarsi umanamente al disagio psichico, il teatro e l’arte in generale possono fungere da meravigliosa avanguardia sociale e politica.

In foto, Franco Basaglia

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