Cosmogonia parte seconda. Luce. Letture, canti, suoni e offerte per riscoprire il senso di unione. Domani, martedì 21 giugno, nella Basilica di San Giovanni Maggiore di Napoli, alle 20.30.
Interverranno i maestri e rappresentanti delle comunità: Don Gaetano Castello, vescovo ausiliario e responsabile dell’ecumenismo per la curia di Napoli, Padre Salvatore Giuliano, rettore della Basilica di San Giovanni Maggiore, Gowrynayakasarma e Paranjothy jayaprakash dell’unione induista, Imam Ibrahim Kader della comunità Islamica, Angela Furcas e Silvio Cossa della comunità internazionale Baha’i, Luigi Tagliacozzo della Comunità Ebraica, Luigi Vitiello della Comunità buddhista Dzogchen. E ancora Andrea Maglio, professore di Storia dell’Architettura del dipartimento di Architettura della Federico II. Infine, Gianluigi Maria Masucci, artista, autore dell’installazione luminosa, ideatore e coordinatore dell’opera-Laboratorio La Congiunzione degli Opposti
Un raggio di Luce si innalza dal sottosuolo nella navata centrale di uno dei templi più antichi, stratificati e sorprendenti della città. Il raggio si propaga attraverso un vetro. Il disegno di un diagramma, lavoro in fieri ispirato al Corpus iconographicum di Giordano Bruno, manifesta il percorso che l’opera-Laboratorio compie da 4 anni sul territorio e raccoglie le centinaia di parole che, allo stato attuale, ogni persona ha scelto al proprio ingresso nel progetto.
A ognuna di queste parole – a cui corrisponde un piccolo quaderno (Quaderni Comunitari) – ciascun partecipante sta dedicando se stesso, scrivendo e facendo esperienza di tali parole nel proprio vissuto. Incontro dopo incontro le parole e i Quaderni, intersecano le vite delle persone, favorendo la pratica di un ascolto profondo, in un intimo scambio con la città e con le altre persone.

Gianluigi Maria Masucci dipinge al Punto Magnetico l’opera di rimappatura della città


Gli incontri intorno al Fuoco e lo scambio dei Quaderni hanno così generato un’opera collettiva in continuo divenire che abita e riscopre, attraverso nuove modalità, i luoghi della città stessa.
Cosmogonia, in questa seconda parte, prepara il campo per un incontro dall’alto valore simbolico, unendo l’arte contemporanea e il percorso dei laboratori attivi nelle varie aree della città con l’integrazione tra diverse comunità religiose. L’evento e l’installazione suggeriscono la possibilità di rinnovare l’incontro in eventi futuri ripetendo la stessa configurazione, creando uno spazio tematico aperto alla città.
Maestri, rappresentanti di diverse tradizioni si raccolgono intorno all’installazione luminosa per celebrare l’importanza del dialogo, la pratica dell’ascolto e sostenere il superamento di ogni fanatismo e di ogni discriminazione. Ciascun maestro leggerà e commenterà dai Testi antichi relativi alla propria tradizione, alcuni passi sul tema dell’unione e della luce.
Dalle letture di tali testi si invitano i partecipanti a porre l’attenzione sui temi e sulle parole chiave dell’unione, dell’apertura, della libertà di pensiero e di culto, del rispetto delle diversità. Tutti i partecipanti sono invitati a meditare su questi temi e ad offrire, nei piccoli bracieri posti al centro dell’installazione, l’incenso contenuto negli inviti.

Cerchio di Scrittura Condotto da Silvestro Sentiero presso Punto Magnetico.ph punto magnetico

Accompagnano letture e commenti, i conduttori dei laboratori di Cosmogonia di canto, danza e suono che da 6 mesi hanno coinvolto i partecipanti in una ricerca a cavallo tra tradizione e sperimentazione: Francesca Barbatelli, Rosanna Camerlingo, Marco Francini, per il canto; per la danza e il movimento coreutico Manuela Stendardo; Serena Ferone con Francesca Crisanto e Chiara Kija.  Antonella Notturnoper i Gong e le campane tibetane.
Luce è la seconda delle quattro parti di Cosmogonia con cui si propone alla città un dispositivo di arte relazionale che offre attività artistiche laboratoriali e incontri settimanali di circa 1 ora e mezza; durante questi ultimi le persone, disposte in cerchio intorno al fuoco, condividono esperienze, leggono contributi raccolti nei Quaderni Comunitari, cantano, danzano, ascoltano il suono di particolari strumenti musicali. Il tutto finalizzato a rafforzare da un lato la profondità del proprio ascolto e l’autenticità delle relazioni, e dall’altro, a maturare un linguaggio performativo che dialoghi armonicamente con le diverse tradizioni.
L’installazione luminosa realizzata da Gianluigi Maria Masucci reinterpreta e unisce simboli di diverse tradizioni. La dimensione ambientale, i materiali utilizzati (la luce, il vetro) ingenerano naturalmente trascendenza, invitano e guidano al raccoglimento e ad una condivisione intima nella quale i partecipanti vengono predisposti alla relazione profonda tra loro e con il luogo.
A contribuire alla migliore riuscita di questo momento di profonda condivisione saranno alcune delle persone che da  1 anno e mezzo partecipano ai Cerchi laboratoriali della Congiunzione degli Opposti. La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti fino a esaurimento posti.
Il progetto ha il patrocinio morale di: Comune di Napoli, dipartimenti di architettura e studi Umanistici dell’Università Federico II, ateneo L’Orientale e galleria Analix Forever di Ginevra.

Per saperne di più
Cosmogonia
www.gianluigimasucci.net
www.lacongiunzionedegliopposti.it
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