Il San Carlo si prepara a accogliere l’Orchestra Mozart (domani 28 marzo 20,30) diretta da Claudio Abbado che presenter  un programma interamente dedicato al genio salisburghese, sulla scia di un impegnativo spettacolo appena concluso La damnation de Faust in scena dal 20, esperimento teatrale di grande interesse, firmato dal regista Jean Kalman, artefice di suggestivi giochi di luci e di colori, sui quali risaltavano gli splendidi costumi di Ungaro. Si tratta di un’opera complessa, di ascolto non facile, che da una parte svela i legami con Beethoven e dall’altra anticipa la lezione di Wagner.
La partitura è un trattato di orchestrazione, tanto è ricca e suggestiva la tavolozza di colori sonori che il musicista espone. Il direttore Pehlivanian, ospite abituale del Massimo napoletano da qualche anno, si è avvalso di un cast eccellente, con uno splendido Jos Bros nei panni di Faust e una bravissima Sonia Ganassi nel ruolo di Margherite. Ugualmente bravi Erwin Schrott Mphistophlès- e Maurizio Lo Piccolo, Brander.
La cifra della lettura di Kalman è da scorgersi in quella interpretazione della noia, sotto le cui specie si insinua la depressione, un tarlo che rode la coscienza di Faust, ormai priva di speranza, incapace di cogliere perfino la presenza di Margherite, che gli passa accanto, non vista. Bene l’orchestra, bravo il coro, bravissimi i bambini del Coro di Voci Bianche, diretto da Stefania Rinaldi.
Il primo concerto di primavera ha visto sul podio del San Carlo un giovane e diligente direttore, Gianpaolo Bisanti. Voce solista, il basso di origini napoletane Bruno De Simone, che ha saputo conquistare subito la simpatia del pubblico con la sua spiccata comunicativa, molto partenopea, in verit , alla quale si sposano un timbro variegato e una tecnica sicura. Tutto dedicato al genere buffo il programma, che vedeva in apertura l’Ouverture da Le astuzie femminili di Domenico Cimarosa. Al basso erano poi affidate due arie di Mozart, Un bacio in mano K 541 e l’ Aria K 433 Maenner suchen stets zu naschen. Simpatica e scoppiettante la lettura della leggiadra Le figliuole che so de vint’anne…, dalle Astuzie cimarosiane. In questa carrellata del buffo, sono state presentate, dalle mozartiane Nozze di Figaro, l’ouverture e le arie Aprite un po’ quegli occhi e Hai gi  vinta la causa….
Tutta italiana la seconda parte del programma, interamente dedicata a Rossini e Donizetti; del primo sono state esguite pagine da La Cenerentola, La Gazzetta, La Pietra del Paragone e Matilde di Shabran. La cavatina di Dulcamara da L’elisir d’amore di Donizetti è stata una delle pagine più gradite dal pubblico, sicuramente non numeroso, ma divertito dalla bella performance del bravo e simpatico cantante, che, si dice con sempre maggiore insistenza, sembra abbia intenzione di cimentarsi nella regia.

In alto, il direttore George Pehlivanian

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