Quello di Internet è un fenomeno in costante espansione. Quest’anno compie 50 anni. Cinquant’anni in cui il mondo si è trasformato, e con la nascita del web, la percezione della realtà è cambiata totalmente. Era il 1969, anno dello sbarco sulla Luna, quando si creò la prima rete di computer connessi tra loro chiamata Arpanet. Una crescente evoluzione che ha portato tutti ad essere sempre più connessi.

Il 29 ottobre 1969 viene trasmesso il primo pacchetto di informazioni tramite una rete di circa 650 km. La prima trasmissione dati avvenne tra i due computer dell’Università della California, a Los Angeles, e quelli della Stranford Research Institute, vicino San Francisco. La California ne vide così la nascita. I computer comunicavano tra loro trasmettendo le lettere L e O. Forse – o quantomeno ci piace immaginare – stavano per scrivere “Love”, ma non è così; stavano per scrivere “Login” prima di essere interrotti. Una volta ricevute le prime due lettere, la rete crollò e il segnale s’interruppe. Quella fu la scintilla che ha dato vita a una delle più grandi invenzioni dell’umanità. Ricercatori italiani e statunitensi contribuirono alla nascita di Internet e all’ingresso dell’Italia nella Rete.
L’Italia delle nuove tecnologie sta facendo diversi e importanti passi avanti verso l’inclusione della popolazione rispetto al mondo dei media innovativi, quali tv di ultima generazione, pc portatili, tablet, smartphone. Fin dal suo esordio, Internet continua a investire la vita delle persone.
 «Il Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche, è stato fondamentale nell’avvio di Internet in Italia, tra le prime nazioni al mondo che 33 anni fa si collegarono alla rete, così come per la sua diffusione di massa – afferma il presidente del CNR Massimo Inguscio – il CNR continuerà ad essere protagonista in Italia e in Europa con progetti che coordina nel campo dell’ICT, delle reti e della rivoluzione tecnologica e di conoscenze legate all’aumento esponenziale della velocità di trasmissione e alla protezione dei dati».
La data di nascita del World Wide Web viene comunemente indicata con il 6 agosto 1991, giorno in cui l’informatico inglese Tim Berners-Lee pubblicò il primo sito web, e nell’ottobre del 1994 fondò il World Wide Web Consortium che ha come scopo quello di guidare la rete e sviluppare tutte le potenzialità del World Wide Web, e di conseguenza la sua evoluzione. Gradualmente, Internet divenne uno strumento popolare e, grazie all’introduzione dei browser e della posta elettronica, permise agli utenti di utilizzare la rete per lavoro ed altri scopi comunicativi.
Secondo gli ultimi dati emersi da unindagine ISTAT, è forte il gap tra Nord e Sud Italia. Se da un lato nel 2018 è migliorato l’accesso della popolazione alla Rete, dall’altro lato c’è un 25% di esclusi dall’utilizzo di Internet. I motivi di questa situazione sono legati a fattori generazionali e culturali. Altro fattore discriminante è il titolo di studio. Più di una famiglia su due non ha Internet perché non sa utilizzarlo, e c’è chi addirittura non lo considera uno strumento utile e interessante. Permangono inoltre gap sociali nell’uso del web: differenze ancora notevoli tra le regioni e si conferma il vantaggio del Centro e soprattutto del Nord Italia. Le altre regioni che si collocavano sotto la media rimangono stabili, come la Sicilia e la Campania.
Quello di Internet è un panorama variegato che va analizzato anche tenendo conto dei numeri a livello mondiale, per capire la vastità e l’evoluzione di un fenomeno che sta cambiando il mondo, tra i vari pro e i vari contro, tante attrattive, ma anche tanti pericoli. Il network crea connessioni, e Internet ci ha permesso di progredire, anche se c’è da dire che presenta dei lati oscuri. Un cambiamento epocale, questo, che ha investito la società attuale.
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In foto, il portatile che ormai invade la nostra vita ovunque.

 

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