“Rotte e traiettorie” ha le parole dello scrittore algerino Tahar Lamri (ph Biagio Ippolito). In un podcast promosso da Casba società cooperativa sociale (prima cooperativa fondata a Napoli da cittadini di origine straniera con mediatori culturali e operatori provenienti da diversi Paesi del mondo che si occupano di inclusione e coesione sociale) nel Migrantour Napoli, con il contributo del Comune di Napoli.
L’autore, classe 1956, saggista naturalizzato italiano, vive a Ravenna dal 1986, ha scritto racconti e pièce teatrali. Utilizzando frammenti di storia conservati negli scaffali de Il Cartastorie Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli con Rotte e traiettorie percorre i secoli in cui Napoli, tra il ‘600 e il ‘700, fu una piazza di scambio, riscatto e compravendita di schiavi provenienti dal Maghreb e dall’Est Europa, intrecciando pagine d’archivio e vissuti, tra passato e presente.
Storie di uomini e donne di ieri e dell’oggi tra spostamenti di corpi e di destini, ma anche di parole e di culture, da una sponda all’altra del Mediterraneo.
Il podcast di Lamri è ideato e curato da Laura Fusca, con letture di Jomahe Solìs Barzola e montaggio e sonorizzazioni di Bruno Troisi: è disponibile sulle piattaforme di  Spreaker e Spotify.
Tre episodi che rievocano quando Napoli fu il centro di un mercato di carne e anime, in cui si definivano i riscatti dei cristiani e in cui si acquistavano i prigionieri “turchi”, come genericamente venivano chiamati i musulmani.
Un’attività fiorente che si alimentava delle costanti schermaglie e scorrerie tra i corsari barbareschi e gli stati cristiani, che vide il Mediterraneo spettatore di questa tela fatta di riscatti, libertà negate e interessi economici.

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