Non si rassegnano al  caos le guide turistiche campane. Desiderano chiarezza e trasparenza. Lo hanno detto a alta voce, radunandosi con tanto di striscioni  davanti agli scavi di Pompei (foto). No alla guida improvvisata sì alla guida specializzata.
Soprattutto fanno notare quanto crei confusione assenza di una legge che definisca requisiti chiari per diventare guida, che tuteli la professionalità di operatori culturali, che protegga dal paradosso di una guida abilitata in altra Regione che lavora sui siti della Campania (o di una zona per la quale cui non è stata abilitata).
Il messaggio forte passa attraverso le parole del  presidente dell’associazione guide turistiche della nostra regione, Pietro Melziade: «Dopo anni non possiamo più tollerare questa situazione  chiediamo delle regole chiare, una legge quadro di riferimento che stabilisca i criteri di accesso alla professione. Diciamo basta a questa situazione di incertezza e di scarsa trasparenza, determinata anche da funzionari incompetenti, che favoriscono l’illegalità, l’abusivismo indiscriminato, l’arbitrario uso della professione di guida, il lavoro a nero, la concorrenza sleale tra le guide e il conseguente impoverimento della qualità dei servizi offerti».
I manifestanti promettono che si faranno ancora sentire in altri siti archeologici altrettanto importanti se il governo non darà risposte concrete in un Paese che della cultura e del turismo potrebbe fare il primo volano di sviluppo. Creando occasioni per tutti e per quella generazione di giovani penalizzata da un silenzio assordante in tema di occupazione, interrotto solo da provvedimenti insignificanti, che non risolvono il problema alla basi. E che non premiano il merito.

 

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