Ho lasciato volutamente per ultimo l’argomento che forse andava messo all’inizio, non perché meno importante, tutt’altro; semplicemente perché l’ascoltare presuppone alcune premesse fondamentali che andavano esplicitate per meglio comprendere il resto.
Non può esserci ascolto senza accoglienza, il che significa fare un passo indietro per avvolgere l’altro; come è impossibile essere ascoltati senza aver ascoltato prima, dove  colui che parla e colui che ascolta si pongono su un piano di reciproco rispetto; solo così si avvera il dialogo che rappresenta la vera cerniera di relazione con l’altro, per indossare la sua pelle e percorrere un tratto di cammino assieme.
Sul modo corretto di ascoltare sono stati versati fiumi di inchiostro, ma ancora oggi siamo più attenti all’audience che all’ascolto, ai like piuttosto che allo sguardo di chi ci sta di fronte, col rischio di perdere non solo il mondo circostante ma anche il nostro mondo interiore. Plutarco in una sua opera di contenuto etico-filosofico Moralia dice: prima che nell’arte di parlare occorre esercitarsi in quella dell’ascoltare, e ci ricorda che «la natura ci ha dato due orecchie ma una sola lingua, per la ragione, appunto, che siamo tenuti più ad ascoltare che a parlare».
Oggi, invece, si parla molto e si ascolta  poco sullo sfondo di un monologo collettivo, dimenticando cosa sia l’attesa con il suo corredo di emozioni; presi dalla smania di affermare la nostra superiorità sugli altri, usiamo le parole soprattutto per criticare o addirittura insultare chi la pensa diversamente, ringhiando, talvolta, come bestie inferocite.Per poter ascoltare bene occorre mettere da parte l’arroganza, la presunzione, il protagonismo e, talora, anche l’invidia.
Quando uno parla, soggiunge Plutarco: «bisogna prestargli attenzione con animo pacato e ben disposto, come se fossimo stati invitati ad un banchetto sacro».. Se le nostre orecchie saranno aperte come cisterne affluenti alla nostra anima, saremo pronti non solo ad ascoltare ma anche a cogliere, al di là  delle parole, il mondo interiore di colui che ci sta di fronte.
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In copertina, Sculture intente all’ascolto, foto di Couleur da Pixabay 

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