In un mondo in cui i social media oramai si stanno posizionando al centro della nostra vita, il giornalismo sta diventando sempre più web. I social ci permettono di fare tante cose, soprattutto comunicare, cercando e diffondendo informazioni. Sono la prima fonte di informazione che si consulta la mattina e l’ultima che si chiude prima di andare a letto alla sera.
È a partire dai primi anni del duemila che si sono sviluppati i giornali online. Il giornalista online è sempre sul pezzo, vive con un cellulare all’orecchio e un Notebook sottobraccio. Ed ecco, il tempo di ricevere la segnalazione che si parte. Il fenomeno dei quotidiani online è stato un processo sequenziale iniziato circa a metà degli anni ’90. Dal 1992 al 1995 è avvenuto il lancio delle prime testate online.
Tra il 1995 e il 1998 anche gli editori italiani iniziarono a sperimentare nel mondo di Internet, “mettendosi alla prova” con il nuovo giornalismo in rete. Nel 2002 si entra nella fase matura del web, dando vita a un fenomeno in continua crescita. Gli articoli online sono in continuo aggiornamento, le persone vengono informate in tempo diretto su notizie particolari, approfondite continuamente, flessibili, adattabili e modificabili. E i giornalisti svolgono un valido servizio di informazione.
Ma attenzione. Ogni volta che in tv si parla di informazione, si citano i grandi giornali nazionali, ma in realtà sono le testate locali – e sottolineo locali – che fanno la differenza. E c’è da dire che la stampa locale va a gonfie vele.
Il giornalismo locale è quella parte del giornalismo che riguarda determinate zone geografiche, e si occupa di argomenti che i media nazionali tendono a mettere da parte, come cultura, costume, società, e tanto altro ancora. I giornalisti hanno una funzione importantissima: informano la gente che sta a casa riguardo tutto quello che può fare online, soprattutto in questo periodo di emergenza. Un giornalista sente la necessità epidermica di dar voce ai più deboli.
Un po’ di giorni fa, l’arcivescovo della Diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, monsignor Francesco Alfano ha espresso gratitudine nei confronti della professione giornalistica impegnata da settimane sul campo e nelle redazioni per parlare di Coronavirus e a contrastare le fake news.
Queste le sue parole: «Dico grazie a te giornalista. Quanto abbiamo bisogno del tuo lavoro spesso nascosto, ma assai prezioso, oggi in modo speciale. Siamo stati catapultati tutti dalla piazza reale a quella virtuale. Tutti sui social. Tu ci vieni in aiuto, ci metti per la strada. Ci devi stimolare a saper distinguere le notizie vere da quelle false, le notizie buone da quelle cattive. A non farci prendere dall’ansia, dalla confusione. Siamo nelle tue mani. Abbiamo bisogno del tuo aiuto. Quello che fai è prezioso perché ci permetti di riprendere fiato, di guardare in avanti e aiutarci a vicenda. Benedico il tuo lavoro e invoco la benedizione del Signore perché quello che stai facendo vada a vantaggio di tutti, aiuti tutti a guardare la realtà in modo più pacato e oggettivo, e ci permetta di costruire assieme un domani migliore».
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